Mentre vedevo una puntata di Nip/Tuck mi sono imbattuto in una raffigurazione del peccato originale dove al centro dell'attenzione c'era lei, la mela. E subito la mia mente ha iniziato ad elaborare un processo in cui mi sono posto molte domande; perché è stata scelta proprio la mela come frutto proibito? Subito la mia immaginazione ne ha creato l'aspetto, le sue forme sono sinuose non presentano spigoli, il suo colore rosso sprigiona un vortice di passione, e spesso associamo ad essa l'immagine di una bella donna o un bell'uomo mentre le da un bel morso. Perché nessuno accosta la mela ad una donna dall'aspetto orribile mentre sorseggia un succoso frullato di mele? Perché la nostra natura animale sente il bisogno irrefrenabile di scatenare la passione che ha dentro. Fateci caso, non c'è nessun frutto in natura che scatena simili emozioni dentro di noi. Ultimamente si parla di frutto della passione, frutto afrodisiaco. Ma cosa rende davvero eccitante un frutto se non il suo vero significato? Compriamo un'arancia perché contiene vitamine, così come la maggioranza dei frutti, e allora perché quando abbiamo una mela davanti a noi, non riesce a resistere da darle un morso? A mio avviso molti frutti hanno un sapore molto più gustoso di una mela, eppure non hanno lo stesso effetto. In qualsiasi momento se ne può avere la prova, mettete una mela dinanzi a voi e osservatela, magari per i primi secondi le si rimane indifferenti ma poi scatta qualcosa per cui bisogna morderla. A me capita spesso di darne un morso e gettarne il resto, ma quel morso sta a significare che nel mio cervello qualcosa è successo e quel qualcosa è da ricercarlo in un qualcosa di materiale o spirituale, che mi manca e so di non poter avere. La mela sostituisce nel nostro subconscio una mancanza che non può essere colmata. Prendiamo come esempio una qualsiasi ragazza che va in giro per fare shopping. Se entra in un comune negozio a buon mercato la vedrai gironzolare tra migliaia e migliaia di maglie, pantaloni o vestiti senza che effettivamente lei stia prendendo in considerazione l'ipotesi di comprarlo. Se invece capita di fronte ad una boutique di lusso vedrai come la sua attenzione verrà catturata anche dal più brutto dei vestiti esposti. Il motivo? Sa di non poterlo avere e in quel momento sarebbe disposta ad uccidere per indossare quella schifezza. Supponiamo che con un grande sacrificio riesca a comprarsi quell'orribile abito, che fine farà secondo voi? Gettato nell'armadio e rispolverato in poche occasioni. La ragazza ha dato il morso alla mela per poi sbarazzarsene. Il nostro cervello è capace di elaborare in pochissimo tempo la mela che c'è in ogni dove, che essa sia una bella donna, una bella autovettura, una bella casa, un bel quadro. La mela è presente ovunque noi ci giriamo e ci diamo ogni volta delle giustificazioni sia che abbiamo dato il morso o che non l'abbiamo dato. Ho comprato quest'auto perché....non ho comprato quest'auto perché... Se una cosa la desideriamo davvero non c'è motivo per cui dobbiamo giustificarci, le circostanze non sono altro che immagini ingannevoli che spingono il nostro istinto in una certa direzione. Solo i nostri sentimenti (di qualsiasi genere) possono essere l'ago della bilancia. Quando sento una persona versare lacrime di coccodrillo mi viene quasi da riderle in faccia, perché quelle lacrime sono soltanto un modo di giustificarsi dinanzi agli altri. Il "non volevo lo giuro" non dovrebbe esistere come espressione, se non hai resistito ad andare a letto con una donna attraente non devi poi dire "non volevo lo giuro", volevi e come. Hai voluto dare il morso alla mela? Ora ne paghi le conseguenze. Anche un solo morso e il resto inizia a marcire. Così è la vita, diamo un morso a tutte le nostre tentazioni senza tener conto di come può influenzare tutto il resto. Tornando alla ragazza che va a fare shopping, era consapevole che quel vestito non poteva essere indossato tutti i giorni ma ha voluto mordere la mela e deve pagare la conseguenza di non potersi permettere di comprare altri vestiti che le sarebbero stati più utili. Il marito che tradisce la moglie con un'altra donna sa che una volta morsa la mela, il suo matrimonio sarebbe marcito.
lunedì 28 dicembre 2009
La mela
Mentre vedevo una puntata di Nip/Tuck mi sono imbattuto in una raffigurazione del peccato originale dove al centro dell'attenzione c'era lei, la mela. E subito la mia mente ha iniziato ad elaborare un processo in cui mi sono posto molte domande; perché è stata scelta proprio la mela come frutto proibito? Subito la mia immaginazione ne ha creato l'aspetto, le sue forme sono sinuose non presentano spigoli, il suo colore rosso sprigiona un vortice di passione, e spesso associamo ad essa l'immagine di una bella donna o un bell'uomo mentre le da un bel morso. Perché nessuno accosta la mela ad una donna dall'aspetto orribile mentre sorseggia un succoso frullato di mele? Perché la nostra natura animale sente il bisogno irrefrenabile di scatenare la passione che ha dentro. Fateci caso, non c'è nessun frutto in natura che scatena simili emozioni dentro di noi. Ultimamente si parla di frutto della passione, frutto afrodisiaco. Ma cosa rende davvero eccitante un frutto se non il suo vero significato? Compriamo un'arancia perché contiene vitamine, così come la maggioranza dei frutti, e allora perché quando abbiamo una mela davanti a noi, non riesce a resistere da darle un morso? A mio avviso molti frutti hanno un sapore molto più gustoso di una mela, eppure non hanno lo stesso effetto. In qualsiasi momento se ne può avere la prova, mettete una mela dinanzi a voi e osservatela, magari per i primi secondi le si rimane indifferenti ma poi scatta qualcosa per cui bisogna morderla. A me capita spesso di darne un morso e gettarne il resto, ma quel morso sta a significare che nel mio cervello qualcosa è successo e quel qualcosa è da ricercarlo in un qualcosa di materiale o spirituale, che mi manca e so di non poter avere. La mela sostituisce nel nostro subconscio una mancanza che non può essere colmata. Prendiamo come esempio una qualsiasi ragazza che va in giro per fare shopping. Se entra in un comune negozio a buon mercato la vedrai gironzolare tra migliaia e migliaia di maglie, pantaloni o vestiti senza che effettivamente lei stia prendendo in considerazione l'ipotesi di comprarlo. Se invece capita di fronte ad una boutique di lusso vedrai come la sua attenzione verrà catturata anche dal più brutto dei vestiti esposti. Il motivo? Sa di non poterlo avere e in quel momento sarebbe disposta ad uccidere per indossare quella schifezza. Supponiamo che con un grande sacrificio riesca a comprarsi quell'orribile abito, che fine farà secondo voi? Gettato nell'armadio e rispolverato in poche occasioni. La ragazza ha dato il morso alla mela per poi sbarazzarsene. Il nostro cervello è capace di elaborare in pochissimo tempo la mela che c'è in ogni dove, che essa sia una bella donna, una bella autovettura, una bella casa, un bel quadro. La mela è presente ovunque noi ci giriamo e ci diamo ogni volta delle giustificazioni sia che abbiamo dato il morso o che non l'abbiamo dato. Ho comprato quest'auto perché....non ho comprato quest'auto perché... Se una cosa la desideriamo davvero non c'è motivo per cui dobbiamo giustificarci, le circostanze non sono altro che immagini ingannevoli che spingono il nostro istinto in una certa direzione. Solo i nostri sentimenti (di qualsiasi genere) possono essere l'ago della bilancia. Quando sento una persona versare lacrime di coccodrillo mi viene quasi da riderle in faccia, perché quelle lacrime sono soltanto un modo di giustificarsi dinanzi agli altri. Il "non volevo lo giuro" non dovrebbe esistere come espressione, se non hai resistito ad andare a letto con una donna attraente non devi poi dire "non volevo lo giuro", volevi e come. Hai voluto dare il morso alla mela? Ora ne paghi le conseguenze. Anche un solo morso e il resto inizia a marcire. Così è la vita, diamo un morso a tutte le nostre tentazioni senza tener conto di come può influenzare tutto il resto. Tornando alla ragazza che va a fare shopping, era consapevole che quel vestito non poteva essere indossato tutti i giorni ma ha voluto mordere la mela e deve pagare la conseguenza di non potersi permettere di comprare altri vestiti che le sarebbero stati più utili. Il marito che tradisce la moglie con un'altra donna sa che una volta morsa la mela, il suo matrimonio sarebbe marcito.
venerdì 25 dicembre 2009
Il Natale...
giovedì 17 dicembre 2009
Piccolo sfogo mattutino
venerdì 11 dicembre 2009
Italiano segni particolari: ciarliero e ignorante!
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Quindi queste madri oltre che essere ignoranti mostrando di non conoscere la Costituzione italiana non hanno capito che Annalisa Falasca, signora 61enne padovana, è una suora e un'insegnante e non devono ROMPERE IL CAZZO perché suor Annalisa ha tutto il sacrosanto diritto di esserlo.
martedì 8 dicembre 2009
Edward Teach e i compagni di merenda
giovedì 8 ottobre 2009
Lodo Alfano: perchè tutti sono contenti che non sia passato?
mercoledì 7 ottobre 2009
Ma cosa combini Antonello????????
martedì 6 ottobre 2009
Ciò che un uomo e la sua chitarra possono provocare...
Presentazione
Buonanotte