mercoledì 8 dicembre 2010

L'uomo sta diventando l'anello debole

La nostra nostra generazione non è più capace di sognare, di lottare, di cambiare il mondo. Riusciamo a sentirci vivi nel ricordo degli anni 60-70 dove attraverso la musica si riusciva ad esprimere il proprio dissenso verso una società incapace di ascoltare le esigenze della popolazione. La nostra è una generazione che forse non vuole cambiare il mondo, che si accontenta, che si è arresa. La Terra inizia a scricchiolare, le risorse naturali iniziano a deficitare a causa dell'uomo, della sua evolozione che ci sta portando alla distruzione. La natura ci ha messo al mondo liberi ma in realtà non siamo altro che schiavi di un consumismo che ci porta all'esasperazione. L'uomo è l'unico animale che ha dalla sua la fratellanza, l'unità d'intenti, ma invece di farne di necessità virtù la usa per distruggere e creare terrore. Gridiamo il nostro sdegno nei congrinti di chi ci governa con disonore ma in realtà lasciamo che le nostre parole le trasporti il vento e si perdano nell'aria. Non è più una questione di partitismo, ma di dignità. Dobbiamo usare ogni mezzo a nostra disposizione per cercare di invertire la rotta e remare tutti insieme verso un mondo migliore, un mondo in cui i veri valori umani devono uscire allo scoperto. Non voglio credere che il genere umano si pieghi a se stesso. Sarebbe una ingloriosa sconfitta dell'umanità e della vita intera. Del ciclo della vita l'uomo non deve diventare l'anello debole di se stesso. SVEGLIAMOCI!