sabato 8 dicembre 2012
La larga linea sottile
mercoledì 5 dicembre 2012
L'uomo e le sue passioni
La fortuna di avere colleghi che sono anche fratelli sta nel fatto che quando loro parlano, tu presti attenzione, ed invece di sentire ciò che dicono, tu ascolti ogni singola parola. E se sei bravo fai tesoro di ciò che ti racconta e lo utilizzi nella vita quotidiana. Vincenzo, così si chiama il collega, mi raccontava di come un collega che lavorava con lui a Bolzano, era un tipo che non mollava mai, durante un inseguimento a piedi o durante una semplice corsa, quando sentiva che le forze stavano per mancare, in quel momento trovava energie nascoste per dare ancora di più: "Quando stai per finire le forze devi dare il doppio, e quando anche queste stanno per finire, devi dare il doppio del doppio", una locomotiva umana. Se tutti noi seguissimo l'esempio di questa persona, sono sicuro che nella vita tutti saremmo felici. Già, ma l'uomo quando è felice? Qual'è il momento in cui tu trovi negli occhi di un uomo la vera felicità? La risposta non è così ovvia come si può credere, perchè l'unica cosa che rende davvero felice una persona sono le sue passioni.
Ma le passioni vengono sempre confuse con hobby o doveri. A me può piacere qualcosa, e la posso fare con piacere, con impegno, con sacrificio, con diligenza. Ma non coincide per forza con qualcosa che faccio per passione.
La passione è il fuoco, la motrice che ci mantiene vivi. L'uomo ha bisogno della sua passione. Ed è un concetto tanto ampio quanto soggettivo. Freud finì per configurare la passione con la libido, quell'impulso sessuale proveniente dal nostro Io. Personalmente preferisco intenderlo in senso molto più ampio, perchè molti sono convinti di fare qualcosa con passione, ma è ben diversa farla per passione.
Questo causa molti problemi perchè se una cosa la fai con passione, si rischia di dare tutto se stessi per una causa sbagliata, e al termine di un percorso si rischia di rimanere delusi, affranti. Ma ben diverso è se una cosa la fai con passione. Perchè lì non ti interessa arrivare primo, o essere il migliore, perchè sai già che comunque vada a finire hai fatto un ottimo lavoro, e chi di dovere saprà ringraziarti.
Quindi prima di dannarsi la vita, prima di considerarsi degli inetti, dei falliti, domandatevi: la cosa nella quale metto me stesso, è la mia passione? Sto dedicando la mia anima e il mio corpo a ciò che mi spinge a dare il massimo, a dare il doppio delle energie quando stanno finendo? E' la cosa che più mi riempie?
Perchè ci sono passioni e passioni amici miei. Molte di queste finiscono per logorare e distruggere una persona se non è abbastanza forte. Alcune passioni richiedono sacrifici ai quali non sappiamo se siamo all'altezza. Bene, quando farete qualcosa e non vi importerà niente di quest'ultima domanda, allora la risposta è affermativa. Sei vivo, non importa cosa succede o come andrà, stai alimentando la tua ragione di vita. Fa niente se nel farlo sarai sempre stanco, o avrai speso una fortuna in soldi, o hai allontanato delle persone a cui tenevi. Nasciamo soli in questo mondo e l'unico giudizio di cui ci dobbiamo preoccupare è quello della nostra coscienza. E la coscienza nonostante abbia davvero tanto spazio, interessa solo che ciò che si fa, lo si fa per mantenere acceso il fuoco, il cuore.
Non esiste ragione abbastanza razionale che possa impedire ad un cuore di battere e non esiste battito di un cuore che non possa spezzare le catene della razionalità. Basta solo ascoltarlo e vivere.
Ma le passioni vengono sempre confuse con hobby o doveri. A me può piacere qualcosa, e la posso fare con piacere, con impegno, con sacrificio, con diligenza. Ma non coincide per forza con qualcosa che faccio per passione.
La passione è il fuoco, la motrice che ci mantiene vivi. L'uomo ha bisogno della sua passione. Ed è un concetto tanto ampio quanto soggettivo. Freud finì per configurare la passione con la libido, quell'impulso sessuale proveniente dal nostro Io. Personalmente preferisco intenderlo in senso molto più ampio, perchè molti sono convinti di fare qualcosa con passione, ma è ben diversa farla per passione.
Questo causa molti problemi perchè se una cosa la fai con passione, si rischia di dare tutto se stessi per una causa sbagliata, e al termine di un percorso si rischia di rimanere delusi, affranti. Ma ben diverso è se una cosa la fai con passione. Perchè lì non ti interessa arrivare primo, o essere il migliore, perchè sai già che comunque vada a finire hai fatto un ottimo lavoro, e chi di dovere saprà ringraziarti.
Quindi prima di dannarsi la vita, prima di considerarsi degli inetti, dei falliti, domandatevi: la cosa nella quale metto me stesso, è la mia passione? Sto dedicando la mia anima e il mio corpo a ciò che mi spinge a dare il massimo, a dare il doppio delle energie quando stanno finendo? E' la cosa che più mi riempie?
Perchè ci sono passioni e passioni amici miei. Molte di queste finiscono per logorare e distruggere una persona se non è abbastanza forte. Alcune passioni richiedono sacrifici ai quali non sappiamo se siamo all'altezza. Bene, quando farete qualcosa e non vi importerà niente di quest'ultima domanda, allora la risposta è affermativa. Sei vivo, non importa cosa succede o come andrà, stai alimentando la tua ragione di vita. Fa niente se nel farlo sarai sempre stanco, o avrai speso una fortuna in soldi, o hai allontanato delle persone a cui tenevi. Nasciamo soli in questo mondo e l'unico giudizio di cui ci dobbiamo preoccupare è quello della nostra coscienza. E la coscienza nonostante abbia davvero tanto spazio, interessa solo che ciò che si fa, lo si fa per mantenere acceso il fuoco, il cuore.
Non esiste ragione abbastanza razionale che possa impedire ad un cuore di battere e non esiste battito di un cuore che non possa spezzare le catene della razionalità. Basta solo ascoltarlo e vivere.
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