sabato 31 luglio 2010

Starsky e Hutch



Un vecchio saggio una volta mi disse: "l'unica persoana su cui puoi davvero contare sei tu". All'epoca ero poco più che un ragazzino e non diedi importanza a questa frase, ma oggi a distanza di dieci anni e più capisco quanto sia vera e soprattutto quanto è brutto svegliarsi la mattina e capire che non è un brutto sogno.
Sperimentare le delusioni sulla propria pelle in qualche modo la rinforza, ci fa crescere una sorta di protezione alle inculate future. Però a differenza di altre volte faccio fatica a credere che un valore fondamentale come l'amicizia venga sminuito da una qualunque persona che non merita la stima nemmeno del proprio specchio.
Quattordici anni di amicizia non contano dinanzi ad una serpe schifosa. Se qualcuno non l'avesse capito, sto raccontando la storia di due amici, di una vacanza, dell'ultima occasione per fare qualcosa insieme  e di un'arpia. E' facilmente intuibile che la vacanza è saltata. A differenza delle fiabe nella vita reale vince senmpre il cattivo. Però non fa niente, ognuno fa le proprie scelte e si prende le proprie responsabilità. Non ho mai obbligato nessuno a seguirmi e di certo non lo farò ora. Resta la delusione, non la rabbia, dopo l'ennesimo attestato di amicizia ricevuto nei miei confronti. Qualcuno può obiettarmi che alla fine si tratta solo di una vacanza, e quel qualcuno non ha capito un cazzo, perchè io sono abituato a dare la mia parola e mantenerla, e sono abituato di pesare e pensare le parole prima di materializzarle dalle corde vocali. Non era solo una vacanza. Erano due amici, una vacanza e dell'ultima occasione per fare qualcosa insieme. E lui l'ha gettata al vento.
Se oggi mi dovessero chiedere: gli amici? Risponderei si, Starsky e Hutch.

giovedì 22 luglio 2010

La roulette

Il bello della roulette è che non sai mai dove la pallina finirà la sua corsa. Tu scommetti su un numero e aspetti aspetti finché non si decide a scendere. In quei momenti la palpitazione sale, una scossa d'adrenalina ti scorre nelle vene e in quel momento sei invincibile, e in quel momento tu non speri che la pallina cada sul tuo numero. Stai già pensando al prossimo lancio, alla prossima emozione. Ma in fondo la vita cos'è?
Aspettare che la ruota arresti la sua corsa e scoprire cosa ne sarà del nostro destino. Ho vinto o ho perso? C'è chi scommette sul colore, chi sui numeri e chi rischia tutto sullo 0 verde. Sembra un paradosso ma spesso a vincere è proprio chi scommette sullo 0. Ora la domanda è: invidiare incredibilmente chi ha vinto tanto con tanta fortuna o stimarlo per averci creduto? Preferisco astenermi dal rispondere per evitare di essere frainteso. Ma indubbiamente tutto ciò è molto affascinante..

giovedì 15 luglio 2010

Dove stiamo andando?

Ormai è chiaro a tutti, siamo governati da gente che si fa spudoratamente i cazzi propri!
Al di la di ogni appartenenza politica, penso che nessuno possa dire che chi è al potere in qusto momento, stia facendo le cose per il bene dello stato!
La cosa che mi lascia più perplesso, è però il fatto che la gente sembra dormire! A mio parere anche questa è stata un abile manovra di indirizzamento delle coscienze da parte di chi controlla ormai qualsiasi mezzo di comunicazione! Tutti i mezzi di comunicazione tranne uno che per antonomasia è libero...INTERNET!
Come risolvere questo problema? Semplice con la censura!
Ma mentre il mondo condanna la Cina per questo motivo in Italia viene proposta una legge che ha come obiettivo la "revoca" del diritto di opinione!
Questa legge condanna chi a mezzo Internet, invita a disobbedire o criticare una legge che a suo modo di vedere è ingiusta!
Qualora un blogger, ma non solo, anche un semplice utente di facebook, publicasse qualcosa che critica in pratica l'operato del governo, il provider deve cancellare entro 24 ore il contenuto,se non lo fa riceverà una multa che va dai 50.000 ai 250.000 euro!
E i blogger? Per i blogger la pena può andare da 1 a 5 anni di carcere più una ulteriore pena che va dai 6 mesi ai 5 anni per istigazione alla disobbedienza.
Dopo la censura in TV, la "pulizia" dai personaggi scomodi e tutte queste belle cose, ora tocca ad Internet e nel prossimo futuro?
Probabilmente imporranno una lobotomia a chi non la pensa come loro.

mercoledì 7 luglio 2010

Felicità applicata

Un punto nella geometria euclidea non ha grandezze di alcun
 tipo (volume, area, lunghezza), e nessuna caratteristica in generale tranne 
la sua posizione. I postulati di Euclide asseriscono in alcuni casi l'esistenza 
di punti; un esempio: se due linee in un piano non sono parallele,
 c'è esattamente un punto che appartiene ad entrambe.
                                                                                   Tratt. da Wikipedia

Poniamo in essere che il punto geometrico sia la felicità intesa come stato di serenità emotiva e psichica in cui si trova una persona.

La felicità non ha grandezze di alcun tipo (Quantità, Qualità) e nessuna caratteristica
generale come possono essere elementi specifici ma ha di certo la sua posizione che è il luogo
in cui ci troviamo.
Ora due linee le facciamo corrispondere alle vite di due persone che hanno un qualsiasi rapporto che può essere d'amore, di amicizia o fratellanza. E per fare in modo che le due persone siano felici insieme è necessario che entrambe le proprie linee portino ad incontrarsi in un unico punto. Non è importante quanto lontano possa essere questo punto ma c'è bisogno che entrambi (in alcuni casi anche una sola) cerchino di inclinare le proprie esigenze e le proprie abitudini in modo tale da poter confluire nella felicità comune.
Questo può essere il caso di due persone che hanno una relazione amorosa, che nonostante conducano vite diverse e separate riescono tramite il buon senso e il rispetto portare le proprie linee ad incontrarsi in un punto. E il bello è che non è necessario che debbano essere compatibili purché si decida di fare un passo verso l'altro, ovvero le linee vanno in una direzione comune. Lo stesso discorso ovviamente va fatto anche per due amici che nonostante vivono vite diverse possono oltrepassare quei confini immaginari che ci si pone mentalmente nel momento in cui bisogna ammettere di aver sbagliato o nel momento in cui si deve fare un complimento. Ed è l'orgoglio molte volte questo confine che in molti non riescono a superare.
Per cui se dopo un'analisi della propria vita ci accorgiamo che il corso della storia non converge in un punto comune con quello del partner è meglio prendere una decisione anche radicale, perché due linee che corrono parallele non si incontreranno in nessun punto anche all'infinito.
Spesso ci si accorge che qualcosa non va ma non si ha il coraggio di affrontarla e ci si ritrova con coniugi divorziati, amicizie distrutte e vite spezzate dalla depressione. Il mio consiglio per tutti coloro che non sono soddisfatti di qualcosa è di agire e di fare in modo da poter portare la linea della propria via ad intersecare la linea della persona che si ama o che si vuole bene, oppure scelga di abbandonarsi al proprio destino e continuare a vivere all'ombra del proprio Io interiore.
La vita così come è bella e preziosa è anche unica e breve. Non rimaniamo a fissarla scorrere ma prendiamola per le corna e dirigiamola dove vogliamo.